TMR – TOUR MONTE ROSA – DAY 1
Dettagli
Descrizione
Tour di 3 giorni con pernottamenti in rifugio. Consigliato a biker ben allenati, con sviluppata tecnica di guida e con esperienza di alta montagna. Tenere presente che si superano sovente i 3000 metri e le condizioni meteo possono variare rapidamente. Prevedere sempre attrezzatura di autosoccorso perché spesso non prende il telefono e attrezzatura per eventuali riparazioni per la mtb. Consigliamo di comunicare al rifugista prima della partenza l’itinerario che si intende percorrere e al rifugio successivo il proprio arrivo, spesso è anche raccomandata la prenotazione per il pernottamento.
TMR
Giorno 1 -> 33km – 3262 mt d+
Giorno 2 -> 29km – 2630 mt d+
Giorno 3 -> 77km – 2110 mt d+
Giorno 1: parcheggiamo appena prima di Macugnaga in corrispondenza di un campo da calcio. Si imbocca la strada sterrata per il lago delle Fate, pendenza non esagerata, si arriva al lago e si prosegue per il Colle del Turlo, dopo pochi minuti la ciclabilità scende a zero e siamo costretti ad un odioso portage fatto di continui saliscendi. Abbandonato il fondovalle la pendenza si fa più elevata e si spinge la bici fino al nuovo bivacco Lanti. Da qui il sentiero lastricato si fa più dolce e ogni tanto si riesce anche a pedalare.
Giungiamo al Colle del Turlo posto a 2730 mt e dopo 1500 mt di dislivello che non sono stati per niente una passeggiata ci prepariamo a scendere. Il panorama è grandioso, il sentiero un po’ memo all’inizio, ma poi migliora e ci godiamo una veloce ed impegnativa discesa fino al rifugio Pastore, pausa pranzo e raggiungiamo Alagna.
Imbocchiamo la salita per il Passo dei Salati, la pendenza è mostruosa e continua, si resta in sella fin dopo la stazione di partenza della funicolare per il Passo dei Salati. Da qui si va a piedi fin poco sotto al Col d’Olen , ultimi metri in sella per raggiungere quota 2880 mt.
La discesa non è entusiasmante ma qualche bel taglio tra la monotonia delle piste da sci lo si trova, tra fiocchi di neve e passaggi di stambecchi planiamo sul rifugio Gabiet giusto in tempo per la cena.
Eduardo Liberi