Tour Valle D’Aosta 2020
Dettagli
Descrizione
Tour di 3 giorni con pernottamenti in rifugio. Consigliato a biker ben allenati, con sviluppata tecnica di guida e con esperienza di alta montagna. Tenere presente che si superano sovente i 3000 metri e le condizioni meteo possono variare rapidamente. Prevedere sempre attrezzatura di autosoccorso perché spesso non prende il telefono e attrezzatura per eventuali riparazioni per la mtb. Consigliamo di comunicare al rifugista prima della partenza l’itinerario che si intende percorrere e al rifugio successivo il proprio arrivo, spesso è anche raccomandata la prenotazione per il pernottamento.
Tour vda 2020.
Giorno 1 -> 36km – 1975 mt d+
Giorno 2 -> 32km – 1300 mt d+
Giorno 3 -> 48km – 1400 mt d+
Partenza da Aosta con funicolare , si raggiunge Pila, da qui si prende la gippabile che con pendenze a volte proibitive ci porta all’arrivo della funivia Couis 1 (se la si fa nei mesi estivi la funivia è aperta e si risparmiano un migliaio di metri di fatica). Da qui parte una bella cresta aerea con portage obbligatorio (se soffrite di vertigini tenetevi forte). Si raggiunge il Col Tsa Sèche (2815 m), qui inizia la goduria, la prima parte è veramente tecnica riservata agli enduristi più agguerriti, gli altri dovranno in alcuni passaggi farsela a piedi. Pian piano che si scende il sentiero si fa sempre più flow e il sorriso si amplia sempre di più, si plana su Gimillan anche troppo velocemente. Si imbocca l’asfalto e si scende a Cogne per poi risalire verso lillaz (sosta alle cascate obbligatoria, gli amanti della crioterapia potranno anche farsi il bagno).
Da qui parte un’ asfaltata ripida che entra nel bel vallone dell Urtier, la salita non è mai impegnativa e il fondo sempre compatto , dopo 1000 metri di dislivello si raggiunge il Rifugio Sogno di Bertzè.
La mattina si parte di buon ora direzione Passo Invergneux (2908 m), si riscende per la strada percorsa il giorno prima ed a un bivio in corrispondenza di un ponticello si prende a destra, inizialmente su sterrata gippabile e poi su single track difficilmente pedalabile, l’ultimo tratto con portage obbligatorio. Giunti al passo la vista ripaga la fatica, ma la discesa che vi aspetta ve la farà dimenticare!
La prima parte costellata di laghetti è il paradiso del flow, mollate i freni e planate sulle baite sottostanti. Da qui in avanti il sentiero è più tecnico, ma sempre esaltante, i bikers più esperti potranno testarla tutta in sella perché i punti estremi sono veramente pochi.
Una breve risalita per poi riscendere a Gimillan dove si era passati il giorno prima e si rientra a Cogne.
Si imbocca l’asfalto per Valnontey dove inizia la parte impegnativa della giornata, il sentiero per il rifugio Sella. Si inizia con un portage alternato a pedalata spaccagambe fino ad arrivare ad un ponticello che incontreremo a metà della salita, da lì in avanti si riesce a fare tutta in sella (se ne avete ancora!).
Si pernotta al Rifugio Vittorio Sella (2588 m), dove potreste avere difficoltà a dormire o riposare bene per l’elevata altitudine.
La mattina di imbocca il sentiero per il Col du Loson, fate attenzione alla deviazione sulla destra seguendo l’indicazione per il Colle della Rossa. Il portage è veramente estremo, con tratti attrezzati con funi. Arrivati in cima a circa 3200 metri del colle , si può anche arrivare fino alla Punta Rossa della Grivola (3630 m), noi non abbiamo potuto perché nevicava!
Da qui parte un sentiero, un po’ da intuire perché è veramente poco battuto, ma quasi interamente ciclabile. Anche in questo caso più si scende più aumenta la ciclabilità fino a sfociare nel “festival del tornantino”, cioè un susseguirsi continuo di tornanti molto stretti e ravvicinati. Una discesa che non dimenticherete facilmente vi porta fino ad Epinel.
Si scende nella Valle di Cogne fino al bivio per Ozein, si risale per asfalto fino al paese, prendendo una gippabile molto lunga che vi condurrà a Pila.
Da qui non resta che goderci il rientro in bikepark ottimamente tracciato degli impianti di Pila fino ad Aosta.
Eduardo Liberi